Settore aeroportuale - Gestione degli Aeroporti di Milano Linate e Malpensa

Società

S.E.A. S.p.A. – 20090 Aeroporto di Milano Linate – Italia (www.seamilano.eu)

Ruolo

Responsabile Unità Organizzativa Ingegneria Impianti Meccanici e Automazione – Maggio 2001 – Gennaio 2014

Obiettivo

Modifica/adeguamento degli impianti BHS di Linate e del Terminal 1 e del Terminal 2 di Malpensa, per l’inserimento di nuove apparecchiature X-ray EDS e CT EDS per il controllo di sicurezza al 100% dei bagagli da stiva, entro il 31 dicembre 2002, in accordo alla Direttiva ECAC.

L’importanza di questa esperienza

L’esperienza è stata molto significativa per la rapidità di risposte che è stato necessario dare durante tutto lo sviluppo del progetto, sia subito a valle dell’attentato terroristico dell’11 settembre 2001 (in meno di 20 giorni è stato necessario individuare tipologia e fabbisogni anche prospettici di apparecchiature X-ray e CT, per l’acquisto di 10 apparecchiature CT EDS e di 22 apparecchiature X-ray EDS), sia durante tutte le fasi di progettazione dell’adeguamento dei 3 impianti BHS (che non erano stati progettati inizialmente per accogliere le nuove apparecchiature X-ray EDS e CT EDS), sia durante tutte le fasi realizzative e di collaudo.

La rapidità di individuazione e risoluzione dei problemi, unita alla rapidità di decisione, sono stati i fattori chiave per la riuscita del progetto.

L’obiettivo consisteva nella modifica/adeguamento degli impianti BHS (Baggage Handling Systems – Impianti di Smistamento Bagagli) di Linate e del Terminal 1 e del Terminal 2 di Malpensa, per l’inserimento di nuove apparecchiature X-ray EDS (Explosive Detection System) e CT (Computed Tomography) EDS per il controllo di sicurezza al 100% dei bagagli da stiva, entro il 31 dicembre 2002, in accordo alla Direttiva ECAC.
Prima dell’entrata in vigore della predetta Direttiva solamente i bagagli da stiva dei voli americani e israeliani venivano controllati con apparecchiature X-ray non-EDS, le quali non permettevano di individuare rapidamente e facilmente la presenza di esplosivi o di ordigni esplosivi all’interno dei bagagli stessi.
Il primo approccio, a partire da inizio giugno 2001, è stato quello di cominciare a studiare come modificare gli impianti BHS per adeguarli al controllo di sicurezza al 100% dei bagagli da stiva, facendo analisi e ricerche di mercato sui produttori di apparecchiature X-ray EDS e Tomografiche EDS, su come modificare i lay-out e le logiche di funzionamento degli impianti BHS, su come reperire gli spazi aggiuntivi necessari ai predetti adeguamenti, per fare dei pre-dimensionamenti sul numero di apparecchiature necessarie anche in funzione dei previsti aumenti futuri di traffico.
Inoltre, sono stati visitati parecchi aeroporti europei (Frankfurt, London Heathrow, Parigi Charles De Gaulle, Amsterdam Schiphol, ecc..), per fare un benchmarking, e sono stati incontrati tutti i principali costruttori di impianti BHS (Siemens, Vanderlande, Sandvik Sorting System, ElsagDataMat, ecc..), per valutare lo stato dell’arte e le problematiche di inserimento delle nuove apparecchiature EDS.
All’epoca, pochi aeroporti si stavano già muovendo con modifiche degli impianti BHS o con gare di appalto per le modifiche degli impianti BHS o l’acquisto delle apparecchiature EDS.
L’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 ha accelerato tutto.
Dal 12 settembre è stato obbligatorio:

  • definire il quantitativo esatto di apparecchiature necessarie e la loro tipologia,
  • definire i lay-out e le logiche di funzionamento degli impianti BHS modificati;
  • predisporre la richiesta di autorizzazione dell’investimento

Entro il 30 settembre 2001 venne approvato l’investimento e si diede avvio alle procedure di acquisto, con estrema urgenza, delle apparecchiature X-ray EDS e CT EDS.
L’arrivo rapido delle apparecchiature sarebbe servito per le prime installazioni e per la formazione del personale della Security.
Tutte le apparecchiature arrivarono a Linate e Malpensa nelle date previste e tutti gli impianti BHS (Linate, T1 e T2) furono adeguati entro la data del 31 dicembre 2002, con enorme impegno per installazioni, risoluzione dei problemi, commissioning, collaudi, ecc..

Attività effettuate ed approccio utilizzato

Sono stati adeguati 3 impianti BHS:

  •  Linate, con 4 apparecchiature X-ray EDS e 2 CT EDS + 1 apparecchiatura X-ray EDS per i bagagli fuori misura;
  • Malpensa T1, con 12 apparecchiature X-ray EDS e 6 CT EDS + 2 apparecchiature X-ray EDS per i bagagli fuori misura;
  • Malpensa T2, con 4 apparecchiature X-ray EDS e 2 CT EDS + 1 apparecchiatura X-ray EDS per i bagagli fuori misura.

L’intervento è stato realizzato su tutti e tre i Terminal passeggeri contemporaneamente, lavorando giorno e notte per rispettare la data tassativa di messa in esercizio di fine dicembre 2002.
C’è stato un grande dialogo con le funzioni S.E.A. di Security, Manutenzione, Progettazione, Coordinamento Scalo, con gli Handlers, con i Costruttori degli impianti BHS ed un grande coinvolgimento di tutte le risorse, per poter mettere a punto tutte le funzionalità e le procedure operative associate alla nuova configurazione e funzionalità degli impianti BHS.
Il tempo di reazione ad ogni problema doveva essere il più possibile minimizzato per evitare di perdere tempo: le decisioni da prendere dovevano essere estremamente rapide.
I feedback al top management erano settimanali per fornire lo stato di avanzamento dei lavori, le criticità, i problemi affrontati e risolti, gli scostamenti sul cronoprogramma generale e le azioni da intraprendere per ridurre i ritardi.

Competenze utilizzate

La realizzazione del progetto nei tempi previsti ha messo in evidenza un grande impegno professionale, una notevole resilienza, la volontà di affrontare in prima persona un tema molto delicato ed importante, la rapidità di dover prendere decisioni, anche difficili, la capacità di coinvolgimento di risorse a tutti i livelli per raggiungere il comune obiettivo aziendale.
Con il lavoro fatto e con l’interrelazione con i responsabili della Security sono state apprese molte informazioni sulla security aeroportuale, sui processi di gestione della security, nonché su come gestire al meglio un impianto BHS. integrato con apparecchiature X-ray e CT.

Risultato raggiunto

Alle ore 00:00 del 1° Gennaio 2003 tutti e 3 gli impianti BHS (Linate, Malpensa T1 e Malpensa T2) erano in grado di fare il controllo di sicurezza al 100% dei bagagli da stiva, rispettando quindi integralmente l’obiettivo temporale fissato dalla Norma ECAC.
Nei giorni successivi sono comunque stati necessari diversi interventi di ottimizzazione e correzione di problematiche, non emersi durante le fasi finali di commissioning e collaudo.